Etichettatura del pesce: informazioni e normativa

Trasparenza per garantire una maggiore tutela dei consumatori

Nuove etichette per garantire una maggiore tutela dei consumatori che possono accedere a informazioni più complete sul prodotto acquistato (Reg. EU del 13/12/2014). Per favorire l’aumento della clientela è necessario un rapporto di fiducia tra compratore e venditore, favorito proprio dalla completezza delle informazioni in etichetta.

L’etichetta obbligatoria

La nuova etichettatura obbligatoria per i prodotti ittici della pesca e dell’acquacoltura freschi, refrigerati e congelati posti in vendita al dettaglio per il consumo finale, prevede l’indicazione delle seguenti informazioni:

  • denominazione commerciale e nome scientifico della specie
  • metodo di produzione (pescato, allevato e pescato in acque dolci)
  • origine (zone in cui il prodotto è catturato, pescato o allevato)
  • attrezzi da pesca con la quale è stato pescato (sciabiche, reti da imbrocco, reti da traino, reti da circuizione e da raccolta, ami e palangari, draghe, nasse e trappole)
  • percentuale di glassatura (solo per il pesce congelato e confezionato, è lo strato di ghiaccio protettivo applicato alla superficie di un prodotto della pesca congelato o surgelato)
  • lo stato fisico di conservazione (fresco, decongelato, salato estagionato, dissalato ecc.);
  • il termine minimo di conservazione o la data di scadenza (se preimballato);
  • la presenza di allergeni;
  • eventuali additivi che sono stati aggiunti.
  • prezzo

Se il prodotto è surgelato deve contenere espressa indicazione del richiamo al divieto di ricongelamento.

Nel caso del pesce catturato in mare l’indicazione della zona di origine va indicata per esteso in modo da rendere le etichette più comprensibili. Per quanto riguarda le zone del Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico (ZONE 27 e 37) vanno indicate una serie di sottozone.

Se il pesce è catturato in acque dolci, l’etichettatura dei prodotti ittici deve includere il corpo idrico di origine (fiumi, laghi eccetera) e il paese di origine.

Esempio di corretta etichettatura: Nasello (Merluccius merluccius) pescato in Mar Mediterraneo con amo (fresco o surgelato) € … al Kg. – Orata (Sparus aurata) allevata in Grecia (fresca o surgelata) € … al Kg.

I ristoranti non devono etichettare l’eventuale prodotto esposto ma conservare i documenti giustificativi d’acquisto, per assicurarne la tracciabilità e la sicurezza di provenienza da fonti che non siano – per esempio – la pesca sportiva. Rimane comunque l’obbligo di indicare, attraverso il menù con un asterisco, se il prodotto è congelato o surgelato.


Baccalà, Stoccafisso

Il merluzzo salato e stagionato apprezzato in tutta Italia, è di due varietà. Nell’Oceano Atlantico settentrionale si pesca il Gadus macrocephalus e nell’Oceano Atlantico settentrionale il Gadus morhua. Per scegliere un baccalà, leggere l’etichetta è senz’altro il primo passo per fare un buon acquisto.

Il Baccalà può essere commercializzato come tale solo se in etichetta viene indicato con il termine Gadus morhua e/o il Gadus macrocephalus salato e stagionato, mentre lo stoccafisso riporta l’indicazione di Gadus morhua e/o il Gadus macrocephalus essiccato.

Tonno Rosso

Per ristoranti e pescherie che acquistano tonno rosso vi è l’obbligo di registrarsi sul portale web predisposto dall’ ICCAT (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas o Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno dell’Atlantico).

Ricordiamo che ai sensi dell’art. 59 del Reg. (CE) 1224/2009 gli acquirenti dei prodotti della pesca in prima vendita (cioè chi acquista direttamente dai pescatori) e i soggetti che prendono in carico il prodotto per la messa in vendita successiva del prodotto stesso, devono essere registrati sul portale www.controllopesca.politicheagricole.it.

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