Conversione decreto Dignità: esonero contributivo per favorire l’occupazione giovanile
Anni 2019 e 2020
La Legge n. 96 del 9 agosto 2018, di Conversione del Decreto Dignità, estende anche agli anni 2019 e 2020 la possibilità di fruire dell’esonero contributivo per le assunzioni di soggetti che non abbiano compiuto i 35 anni di età.
La Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205 del 27 dicembre 2017) aveva concesso tale possibilità per i soggetti fino a 35 anni di età limitatamente all’anno 2018, mentre a decorrere dal 2019 aveva previsto un abbassamento dell’età massima del lavoratore, destinando lo sgravio solo alle assunzioni di giovani con età inferiore a 30 anni.
Più soggetti interessati e per più anni
Ora la Conversione in Legge del Decreto Dignità comporta un allargamento della platea dei soggetti interessati all’esonero ed il numero di anni per cui tale incremento potrà essere applicato.
Infatti, il nuovo articolo 1-bis del Decreto Dignità (DL n. 87/2018), così come introdotto dalla Legge di Conversione (entrata in vigore il 12 agosto u.s.), con l’obiettivo di promuovere l’occupazione giovanile stabile, riconosce
- un esonero contributivo nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro,
- per massimo 36 mesi, nel limite annuo di 3.000 euro su base annua (riparametrato e applicato su base mensile),
- per i datori di lavoro privati che assumono, negli anni 2019 e 2020,
- con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti,
- lavoratori di età inferiore a 35 anni,
- che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o altro datore di lavoro.
Come già previsto dalla Legge di Bilancio 2018, l’esonero NON trova applicazione ai premi e contributi dovuti all’INAIL.
Eventuali contratti di apprendistato non proseguiti oltre la scadenza del periodo di apprendistato, non impediscono la legittima assunzione e fruizione dell’incentivo.
le modalità di fruizione dell’esonero saranno stabilite con Decreto del Ministero del Lavoro entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge.
Dovranno poi seguire le indicazioni operative da parte degli enti preposti.